Centro d’ascolto
Proprio una strana zona, la nostra: così vicina al centro della città e, nello stesso tempo,
così piena di situazioni di disagio.
La realtà parrocchiale è da sempre molto variegata.
I problemi, infatti, già presenti a metà del secolo scorso, negli ultimi tempi si sono maggiormente evidenziati a causa della crisi finanziaria e dell’aumento dell’immigrazione.
Per questo, il centro d’ascolto della Caritas, nato con l’intento di accogliere e sostenere chi vive un momento di difficoltà, si è rivelato un punto di riferimento fondamentale per molte persone che abitano attorno alla Parrocchia.
Vieni, ti ascolto
Come già dice il nome, l’attività principale del centro è l’ascolto, che deve essere il più possibile attento, per sottolineare l’accoglienza, per cogliere ogni sfumatura, per cercare di capire anche quello che non viene detto esplicitamente, perché nessuno si racconta per intero. Già questo, a volte, aiuta molto: rendere esplicito un problema dà sollievo e spesso fa intravvedere una possibile soluzione. Il più delle volte, però, non basta: occorre andare oltre e mettere in atto un “progetto” in grado di ridare dignità alla persona. Quando necessario, dopo aver approfondito la situazione attraverso incontri successivi, e compatibilmente con le risorse della Parrocchia, vengono offerti aiuti concreti: pacchi alimentari, capi d’abbigliamento. In ogni caso vengono fornite indicazioni che orientino e accompagnino alle risorse del territorio; indirizzi e numeri di telefono di uffici del Comune, di strutture sanitarie o altro, con i quali eventualmente ci si attiva da mediatori, per portare avanti un lavoro in rete.
A questo proposito risulta illuminante la nota citazione: “Se un uomo ha fame non regalargli un pesce, ma insegnagli a pescare. Solo così non lo avrai sfamato per un giorno, ma per sempre!”.
Il centro di ascolto è aperto due giorni alla settimana (il martedì e il giovedì mattina).
I volontari che accolgono le persone sono sempre in coppia, perché quattro orecchie e quattro occhi ascoltano e vedono meglio di due. Poi, ogni quindici giorni, ci si trova tutti insieme per aggiornarsi su quanto è stato fatto, sulle situazioni incontrate, per decidere come è meglio procedere, per dividersi i compiti.
Un altro servizio offerto è lo sportello ricerca-offerta lavoro. Una mattina alla settimana, il mercoledì, le volontarie mettono in contatto le persone che offrono un lavoro e chi lo ricerca. Generalmente le offerta riguardano la cura delle persone (badanti, colf e baby-sitter) per cui sono preferite le donne. Per permettere agli utenti di fornire un’adeguata prestazione in quest’ambito delicato, sono previsti alcuni incontri “formativi”.
Recentemente, essendo emerse nuove problematiche, sono stati attivati uno sportello giuridico e uno sportello psicologico. A questi servizi si accede previo appuntamento, e comunque sempre a seguito del colloquio di ascolto.
Francesca
vedi anche "cerca un nonno...."