sportello legale

Sportello legale

 

Il primo aiuto, quello fondamentale, è l’ascolto

Una forte sensazione di impotenza: questo, il primo sentimento che ti aggredisce quando varchi la soglia del Centro di ascolto. Sì, perché ascoltare sembra poca cosa, come dire, con l’ascolto non si mangia. E invece questa è la prima azione, la più importante e la più difficile, quella che impone di far tacere sé stessi e quella voglia di trovare in fretta una soluzione. La tentazione infatti è quella di chiudere l’argomento e passare oltre (avanti un altro!), di trovare quella “formuletta” estemporanea che dà un senso alla tua presenza e gratifica.

Tutto questo per sottolineare che le soluzioni concrete, quando anche si possono trovare, non sono la prima cosa da cercare: prima occorre conoscere e condividere.

Solo dopo aver ascoltato, si può ricorrere a soluzioni di primo intervento, come la consegna di alimentari o capi d’abbigliamento. E solo quando tutto sembra sufficientemente chiaro, ci si può rivolgere alla collaborazione di esperti.legale

Cosi, essendosi presentati in parrocchia alcuni avvocati disposti a collaborare a titolo gratuito con il Centro d’ascolto Caritas della nostra parrocchia, si è pensato di creare uno “sportello avvocati”. Ecco come funziona.

Quando si verificano richieste di assistenza legale, fissiamo un appuntamento con uno degli avvocati volontari che porta avanti un primo colloquio e cerca di capire esattamente i termini del problema, valutando se l’intervento di un legale sia conveniente, utile o assolutamente indispensabile.

Solo a questo punto la persona viene messa in contatto con l’avvocato che ha le competenze adatte a risolvere il problema in questione.

Abbiamo iniziato così solo da pochi mesi, sono stati fatti i primi colloqui e alcuni degli avvocati volontari si sono fatti carico dei problemi che si sono presentati. Non sappiamo ancora se tutto funzioni alla perfezione; probabilmente sì, ma pensiamo anche che la cosa più importante sia  cominciare a mettersi al servizio della comunità, vedere e cercare di capire i bisogni di chi ci sta vicino, fare di tutto per dare un aiuto concreto.

Ciascuno con le risorse di cui dispone, per quello che sa e può fare.

Laura