I siti sopra segnati sono prevalentemente cascine e residenze di campagna. Esse sono materialmente sopravvissute fin oltre la metà del secolo scorso quando ha avuto inizio l'espansione urbanistica della città. Nella bella cartina sopra riportata e tratta dal già citato libro dell'arch. Faruffini “Le origini della Parrocchia di S. Maria del Suffragio”, edito dalla Parrocchia, si possono riconoscere gran parte dei luoghi indicati da Don Lazzaro Conti. Sulla cartina è indicato il perimetro di S.Maria di Calvairate nel 1890 ma tre secoli prima esso era ancor maggiore.
Madrine e levatrici
Nel tardo cinquecento e nel secolo seguente le madrine vengono menzionate come “comadre” nei registri. (Si trova la locuzione comadre assieme a conmadre o commadre; comunque rimandano tutte al dialettale comare e compare usati fino a ieri). Si può pensare che spesso coincidano con le levatrici (dato che si ripetono spesso i nomi ed il loro numero raggiunge solo il 29 % delle nascite) e che,più che ostetriche, siano le volonterose vicine di casa solitamente pratiche e probabilmente anziane e spesso vedove. Nei primi anni (dal 1577 al 1579) su un totale di 144 nascite ne vengono citate 42 delle quali 27 vedove e 18 abitanti fuori della parrocchia. Alla fine del '600,forse anche per una maggior prosperità, la comadre probabilmente si identifica già con la ns madrina poiché su 120 battezzati ne risultano nominate 111 con 94 nomi differenti e sono inoltre menzionate le levatrici. Appare a Calvairate la “levatrice pubblica” come risulta dalla registrazione seguente:
Mille seicento novantasette adì quattordeci luglio Carlo Gioanni Maria figlio di Baldassar Tencone e di Domenica Galla “legalmente coniugati” nato hieri a dua hora di sera è stato Battezzato da Margarita Grimalda publica alleuatrice in caso di necessità e li sono state e li sono state supplite le Ceremonie da mè P(rete) Giuseppe Coqui Curato. Compadre fu il Seg.r Carlo de Pracchi Parocchia S.ta Tecla del domo di Milano Conmadre la Sig.ra teresa Vunè della Parocchia di S. Nazaro in Broglio
Questo non è l'unico caso poiché nel periodo di un paio d'anni vi sono state anche le seguenti ulteriori registrazioni di battesimi in "caso di necessità" (amministrati dall'ostetrica): Batt. da Catterina Pelandi publica ostetrica Batt. da Catterina Fossati Ostetrica approuata Batt. da Marta Vigoni publica et approuata Ostetrica (2 ricorrenze) Batt. da Catterina Crippa publica ostetrica 
Altri tempi! Deferenza o sudditanza?
Allegato alla registrazione del 18 settembre 1721 vi è un foglio scritto da mano esperta in 'bella grafia' piena di svolazzi che recita:
Illustrissimo Reverendissimo Signore Ha partorito un maschio li 9 del corrente Marina Rispoli Humilissima Serua di V.S. Illustrissima Gentilissima in tempo che trouasi assente da questa città Giouanni Rispoli suo marito e desiderando la medesima differire il Battesimo della detta Creatura per esser la detta di perfetta salute, sin all'arriuo di detto suo marito che spera sarà infra questi otto giorni, perciò all'Illustrissima e Reuerendissima fà riuerente ricorso ……..concedere alla supplicante la detta licenza ….della gratia.
Segue una nota scritta da mano diversa (ma non del parroco) di chi concede licenza:
Dummodo infans interea diligenti cautela servetur, conceditur petito facultas ad dies octo
La registrazione del battesimo recita:
Mille settecento ventuno il dì diece otto settembre Giuseppe, Francesco Maria Gaettano Joachimo Baldissar et Gio Batta fig° del Sig.r Gio Rispoli e della Sig.ra Marina Lombardi, legalmente coniugati, nato del di nove del sud.° mese di settembre è stato Battezzato da me P. Francesco Montignone Curato. Il compadre fu il Sig. Gio Batta Calderino e la Comadre fu la Sig.ra Annunzia Valori ambidoi della Cura di S. Stefano
Il campanile di S.Maria di Calvairate Le nuove campane
Si vede che le cose vanno meglio e le maggiori disponibilità permettono un abbellimento della chiesa. Nel volume, conservato negli archivi di S. M. del Suffragio, relativo ai battesimi degli anni 1751 – 1781, è riportata sull'ultima pagina del volume stesso la seguente annotazione:
Memoria L'anno 1778 s'è alzato il Campanile in tutta l'altezza de Pilastri essendo le Campane al luogo ove di preferenza si trova l'Orologio e s'è speso L. 1800 al CapoMastro Bernascone compreso materiale, calcina e maestranza, ecettuata la sabia, che s'è raccolta nella Cura. La cuppola è opera del Sig.r Crippa scorpelino dirimpetto alli Padri Fatebene Fratelli, e costa L. 800 in opera Nel sud(dett)o Anno s'è messo l'Orologio sopra del Campanile, che prima non v'era ed è del Sig.r S.Giusto, e costa L.900 compreso quadrante, pesi, corde e ogni cosa spettante all'Orologio L'anno 1779 si è messo sopra il campanile n° 4 campane, essendone in adietro solamente tre La prima pesa Rub.i 29 La 2.da pesa Rub.i 43 e P 3 La 3.a pesa Rub.i 67 ½ La 4.a Pesa R.bi 85 Il Mettallo è stato comprato dal Sig.r Clerichetti compadrone della Cornagia, il quale lo fece venire da Genova è costato compresa ogni cosa L. 2007 in ragione di L. 24 al Rub.o di Fattura al Sig B(ernascone ?) essendo a nostro carico il callo s'è pagato L. 2.17.6 per ogni rub.o Le dette Campane sono state benedette dal R.mo Padre Abate Caled…. della Passione; e s'è contribuito alla Sacrestia L. 30 La prima campana le s'è dato nome Maria Isidorus ed ha scolpite le seguenti parole. Vox exultazionis et salutis La seconda Maria Vincentius con le parole Libera me ex odientibus mater La terza Maria Carolus con le parole Non me demergat tempestas La 4a Maria Ambrosius con le parole A Fulgore et tempestade libera nos Domine
Probabilmente qualcosa deve esser andato storto oppure deve aver danneggiato le campane poiché furono rifuse dopo appena vent'anni dalla loro posa, fatto certamente strano per quei tempi. Sull'ultima pagina (n° 284) del volume dei battesimi del periodo dal 1781 al 1815 son riportate le seguenti annotazioni:
L'anno 1802 si sono fate di nuovo le cinque Campane. Queste sono state battezzate dal rev.mo Padre Abbate Sessa di S. Vittore nel cortile del Paroco eretto apparato con un posticcio Altare e ciò fu eseguito con appaiati intervento di sacerdoti e con tutta la solennità. La solennità: Alla prima campana si sono dati li nomi di Maria Giuseppe; Ambrogio; Carlo. Alla seconda di Maria; Isidoro; Vincenzo; Luigi. Alla terza di Maria; Antonio; Gaetano. Alla quarta di Maria; Barbara. Alla quinta di Maria;Teresa. La spesa fu fatta parte di elemosine e parte dalla Chiesa e monta in tutto L 7456:5:- non compresi li travi dati in dono, e le quatro campane che esistevano fatte rifondere oltre le spese di cibaria e vino. Il fabricatore fu il Sig. Comerio di Malnate. Furono fabbricate nella fonderia Bonavia in Milano.
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