shalom

Shalom

Shalom è il saluto ebraico, significa pace, la pace sia con te.

E’ questo il nome che diede Don Erminio de Scalzi (allora parroco di Santa Maria del Suffragio e oggi vescovo e abate di Sant’Ambrogio) a due piccoli appartamenti appena ristrutturati che mise a disposizione per l’accoglienza.

All’inizio, per il piccolo appartamento monolocale l’accoglienza era indirizzata ai familiari di persone che venivano a Milano da lontano per sottoporsi a cure ospedaliere e non potevano permettersi la spesa di un albergo.

Quello più grande, due camere, era invece riservato a studenti e lavoratori provenienti da fuori Milano che non potevano affrontare la spesa di un affitto nella nostra città (cara, in ogni accezione della parola).shalom

Successivamente, mentre il monolocale chiamato Shalom-1 continuava a essere utilizzato da familiari di ammalati, l’altro appartamento, denominato Shalom-2, a seguito dell’incalzante afflusso di immigrati da ogni parte del mondo, venne destinato a ospitare appunto alcuni migranti in attesa di una sistemazione più definitiva altrove.

In seguito, sempre nell’ambito della struttura Parrocchiale, veniva adattato e messo a disposizione dei familiari degli ammalati un altro piccolo appartamento, denominato Shalom-3.

A partire dal 2012, in considerazione del numero crescente di richieste da parte dei familiari di ammalati (il nostro indirizzo è inserito negli elenchi di alcuni ospedali, come I.E.O., Istituto nazionale dei Tumori, ecc), la Parrocchia ha deciso di dedicare anche Shalom-2 a questo scopo.

Quel che è importante è fare accoglienza con un certo spirito e con il massimo rispetto per le persone che, in una situazione o nell’altra, hanno grossi problemi, di fronte ai quali noi che godiamo di certe comodità siamo obbligati a riflettere sul tema della carità.

 

Shalom, le case dell’accoglienza

La nostra attività è una goccia nel mare delle molte richieste che arrivano, soprattutto dal meridione; però molte gocce messe insieme fanno qualcosa e sappiamo che a Milano ci sono molte altre realtà simili alla nostra.

La gestione degli appartamenti di accoglienza è affidata a volontari della nostra Parrocchia.

Quando è possibile, si cerca di stabilire anche un certo rapporto personale con chi chiaramente vive momenti difficili e, per scarsa fiducia nell’assistenza sanitaria della propria Regione, nonostante i problemi di salute si sobbarca il disagio di un trasferimento e di un soggiorno lontano da casa.

Per inciso, dobbiamo segnalare che anche Shalom, come molti altri servizi della Caritas Parrocchiale, è svolto attualmente da persone piuttosto avanti negli anni che, prima o poi, dovranno essere rimpiazzate da volontari più giovani.

Eugenio